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Che cos’è la depressione? Sintomi, cause, cure e prevenzione della ricaduta

Depressione | Disturbi e servizi

25 Novembre 2019


Depressione è non avere voglia di niente, non desiderare niente, essere incapace di provare piacere e soddisfazione. Una sofferenza morale senza fine.

Giovanni B. Cassano

Che cos’è la depressione?

La depressione o disturbo depressivo è un insieme di disturbi psicologici che alterano in modo significativo l’umore di chi ne è colpito, portandolo ad una perdita di interesse e di piacere nei confronti delle attività quotidiane. Semplificando: si possono definire i disturbi depressivi come un profondo sentimento di tristezza prolungato nel tempo.

Spesso, i disturbi depressivi sono accompagnati da sintomi psicosomatici (fibromialgia, stanchezza cronica, emicrania, problemi intestinali, dolore cronico, etc), che vanno ad aggravare lo stato di salute psico-fisica della persona che soffre di depressione, trascinandola in un circolo vizioso negativo.

L’insieme di tutti i sintomi della depressione compromettono il normale svolgimento della quotidianità di chi ne soffre, al punto da creare un profondo disagio incidendo negativamente sulle relazioni sociali e lavorative della persona interessata. L’apparente invisibilità del disturbo e i molti pregiudizi, che ruotano attorno al concetto di disturbi mentali rendono difficile, per i non professionisti, evidenziare lo stato depressivo come una vera e propria patologia e non uno stato d’animo passeggero. Spesso si tende a banalizzare definendolo come un momento di stanchezza o un malessere derivato dal troppo lavoro o dallo stress. Ad un osservatore esterno può sembrare impossibile che una persona apparentemente sana non riesca a vivere la quotidianità, rifiutandosi di uscire di casa (anche solo per andare a lavoro, fare una passeggiata o per vedere gli amici) e trascorrendo le giornate in uno stato di apparente pigrizia e inerzia.

Purtroppo le persone che soffrono di depressione spesso vengono considerate semplicemente come persone tristi, avvilite e deboli, che non si stanno impegnando abbastanza e dovrebbero reagire sforzandosi per stare meglio. La depressione non va sottovalutata e va riconosciuta come una vera e propria patologia (per quanto i sintomi non siano visibili e difficili da comprendere), nelle situazioni più gravi , infatti, chi soffre di depressione può arrivare alla conclusione che la vita non valga più la pena di essere vissuta, portando alla comparsa di idee suicidarie.

La depressione è quindi un disagio psichico ben definito, il primo passo per affrontarla è riconoscerla e affidarsi ad uno psicologo che possa, definiti i sintomi e le problematiche, proporre un percorso terapeutico che aiuti a superare il momento di profonda difficoltà.

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Quali sono le cause della depressione?

Spesso a causare la depressione è un sentimento di perdita, ma le cause sono molteplici e variano da persona a persona. Non esiste quindi un’unica variabile definita che spieghi il disturbo anche se sono stati definiti dei fattori di rischio che potrebbero causare la depressione:

  • Predisposizione biologica alcune persone nascono con una maggiore predisposizione alla depressione;
  • Fattori psicologici le esperienze vissute possono portare ad una maggiore vulnerabilità al disturbo depressivo.

Alcuni fattori o esperienze di vita, accaduti in momenti di maggiore fragilità emotiva o in persone esposte a fattori di rischio, possono scatenare l’insorgere dei disturbi depressivi, ad esempio:

  • Lutti familiari la perdita di una persona cara o di un parente (un genitore, un figlio, un fratello, etc), è sempre un’esperienza difficile e può innescare in alcuni casi un disturbo depressivo. Quando il dolore provocato dal lutto diventa insostenibile o la persona non riesce a trovare un modo per elaborare la perdita è consigliabile rivolgersi ad un professionista per un percorso di psicoterapia o per un sostegno psicologico;
  • Problemi lavorativi l’insoddisfazione al lavoro può, assieme ad altri fattori, causare uno stato depressivo, ad esempio mobbing, richieste complesse, fallimenti, gravi errori, incertezza sul futuro professionale o rischio di perdere il lavoro, potrebbero innescare uno stato di depressione;
  • Malattie croniche o problemi di salute i problemi di salute (malattie croniche, problematiche degenerative, malattie terminali) o il dolore persistente, possono essere associati ad un aumento del rischio di insorgenza della depressione. Rivolgersi ad uno psicologo può essere d’aiuto per gestire i sintomi depressivi e per dare un sostegno al paziente;
  • Problemi relazionali e familiari problemi con la famiglia di origine, la relazione di coppia, il mancato supporto da parte del partner, violenze domestiche, etc. Sono molteplici le dinamiche negative che potrebbero scatenare una crisi depressiva;
  • Vecchiaia la depressione senile è un fenomeno in aumento, convenzionalmente viene diagnosticata dai 65 anni di età. I sintomi generalmente sono: perdita di interesse, isolamento sociale, calo della spinta vitale, etc. Capita spesso che un anziano depresso, anziché manifestare la propria tristezza, si concentri sul proprio corpo, lamentando dolori o problematiche fisiche;
  • Discriminazione, emarginazione e bullismo le persone vittime di discriminazione hanno molte probabilità di soffrire di depressione, ad esempio donne vittime di molestie sessuali, ragazzi che subiscono bullismo tra i banchi di scuola, aggressioni e discriminazioni legate all’orientamento sessuale o all’identità di genere, cyberbullismo nei social network, discriminazioni razziali;
  • Abuso dei social network;
  • Difficoltà economiche;
  • Abuso di alcol o droghe.

Questi sono soltanto alcuni esempi, le cause della depressione però sono molteplici e spesso i fattori che entrano in gioco nello sviluppo dei disturbi depressivi sono più di uno.


Cosa provoca e quali sono i sintomi della depressione?

La depressione si può manifestare in un’ampia gamma di sintomi anche molto diversi tra loro.

Tra i più comuni ci sono:

  • Senso di tristezza;
  • Mancanza di speranza verso il futuro;
  • Perdita di interesse per qualsiasi attività;
  • Senso di disperazione persistente;
  • Isolamento sociale;
  • Passività nei confronti della vita;
  • Idee suicidarie;
  • Autosvalutazione;
  • Riduzione dell’attività sessuale e mancanza di desiderio.

I disturbi depressivi possono essere collegati anche a sintomi fisici e psicosomatici privi di cause riconoscibili e che, spesso, non rispondono alle comuni terapie usate per contrastarli:

  • Dolore cronico o fibromialgia;
  • Cefalea;
  • Dolori addominali;
  • Disturbi digestivi;
  • Colon irritabile;
  • Stanchezza cronica.

Come si cura la depressione?

La psicoterapia si è dimostrata come uno dei trattamenti più efficaci per la cura della depressione, sia nelle fasi acute che nella prevenzione della ricaduta. Intraprendere un percorso psicoterapico permette al paziente di imparare a conoscere come gestire la malattia, alleviare il disagio emotivo e trasformare lo stato di enorme sofferenza in un’opportunità di crescita personale.

Lo psicoterapeuta cerca di modificare i pensieri negativi e aiuta la persona a trovare delle strategie per affrontare le difficoltà quotidiane. Viene invitata la persona a riprendere le attività che sono state abbandonate, cercando di farla diventare agente della propria vita. Spezzare il circolo vizioso causato dalla depressione permette al paziente di aprire nuovi orizzonti.

Affrontare la depressione con i farmaci significa toglierle la parola e proibirsi di capire la sua verità.

Umberto Galimberti

In alternativa o abbinata alla psicoterapia, si può intraprendere la terapia con antidepressivi. La terapia farmacologica va ad agire immediatamente sui sintomi senza però lavorare sulle cause, che hanno scatenato lo stato depressivo. Gli antidepressivi sono diventati tra i farmaci più usati in medicina, purtroppo, però, i risultati non sempre sono completamente risolutivi o duraturi. Secondo uno studio dell’Università del Texas Southwestern Medical Center a Dallas, infatti, i pazienti trattati con psicoterapia hanno presentato un tasso di ricaduta nettamente inferiore rispetto ai pazienti trattati con psicofarmaci.

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Perché la depressione ricompare e come prevenirne la ricaduta

Le modalità con cui si vive, si pensa, ci si emoziona e si affronta la quotidianità possono spingere ad una maggiore predisposizione alla ricomparsa della depressione. La comparsa ricorrente della depressione, può indicare la necessità di apportate delle modifiche a queste modalità.

Solitamente la depressione ritorna perché la persona non cambia il proprio modo di emozionarsi e di affrontare le problematiche.

La psicoterapia permette alla persona di comprendere la sintomatologia, ridurre i sintomi e di riconfigurare le proprie modalità riducendo o evitando la ricomparsa degli episodi depressivi.

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